Movimenti in movimento e forme di resistenza

  • Luglio 4, 2013 13:45

Movimenti in movimento e forme di resistenza

18-19-20-21 Luglio, Piazza della Fontana Nuova, Montelanico (RM)

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Durante la primavera del 2012 un gruppo di persone ha deciso di avanzare una richiesta al Comune di Montelanico per prendere in gestione 15 ettari di uliveto comunale denominati ‘La Costa’, abbandonati a se stessi da qualche decennio. Il gruppo comprende cittadine e cittadini di Montelanico e dei paesi limitrofi: contadini e contadine, disoccupati e disoccupate.  Le idee da integrare sono tante: dalla coltivazione di piante tipiche del territorio, come le lenticchie rosse, a laboratori di artigianato, alla catalogazione di tutte le piante e gli alberi che vi sono cresciuti.

 

La nostra proposta consiste nella gestione collettiva del territorio e dell’organizzazione dei lavori, nell’operare in rispetto dell’ambiente e delle piante autoctone, nel cercare di mantenere vive tradizioni e conoscenze che altrimenti andrebbero perdute; tutto ciò tramite assemblee aperte a tutte le persone interessate che permettono di prendere decisioni partecipate e condivise.

 

Come collettività rurale non possiamo che essere in conflitto con l’odierno sistema sociale.

 

Le nostre vite sono compromesse da ricchi imprenditori e proprietari di multinazionali, banchieri e faccendieri, politici e alti burocrati che puntano solo al profitto e continuano ad inquinare, a sfruttare le risorse del pianeta e gli esseri viventi che lo abitano.

 

Siamo stufi di dover mangiare cibi insani, bere acqua contaminata e respirare aria malsana senza poter in alcun modo frenare questa deriva, siamo convinti che sia giunto il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare a darsi da fare.

 

Ultimo esempio può essere la nube tossica fuoriuscita dagli impianti di Castellaccio(Anagni), che si va ad aggiungere a quasi un secolo di inquinamento di cui Colleferro è una delle maggiori responsabili.

 

La nostra proposta è di formare comitati di quartiere, collettivi, associazioni o semplici gruppi di cittadini, apartitici ed orizzontali, senza gerarchie o portavoce, che possano restituire ad ogni singolo individuo il suo giusto peso politico e la sua dignità, tramite forme di resistenza collettiva come smettere di pagare le bollette, bloccare i cantieri della morte o autogestire terre che altrimenti sarebbero a rischio privatizzazione\cementificazione!

Le terre pubbliche non si vendono!

LOCANDINA LUGLIO